Cantina Vicobarone, 60 anni dalla fondazione celebrati dalla nuova Malvasia aromatica

15 giugno 2021

Il 2020 è stato il 60° anniversario di fondazione della Cantina di Vicobarone. I festeggiamenti non sono stati canonici, ma il Covid non ha frenato la fantasia e l’impegno: per sottolineare la ricorrenza è stato creato un nuovo vino.


La Malvasia di Candia aromatica Igt Emilia “Millenovecentosessanta” con metodo Ancestrale è arrivata sulle tavole.


In edizione limitata, proviene dalla zona collinare di Nibbiano, Ziano e Castelsangiovanni. Ha grado alcolico 11,5%, sapore secco, aromatico e frizzante, da abbinare a salumi tipici piacentini e piatti leggeri. «Ne abbiamo mandato un Magnum in dono a ciascuno dei nostri circa 170 viticoltori associati» riferisce il presidente della Cooperativa Giuseppe Gaddilastri. «In questo periodo difficile - dice con orgoglio - non ci siamo lasciati scoraggiare. Abbiamo rilanciato con questo nuovo vino che fermenta in bottiglia per sei mesi. È stato premiato questa primavera con la medaglia d’argento a Berlino, al concorso internazionale Mundus vini».


Parecchie varietà della Cantina di Vicobarone hanno ottenuto livelli di eccellenza nei punteggi delle

giurie nazionali e internazionali. Ad esempio, al Decanter World Wine Awards 2020 la Malvasia frizzante Colli piacentini ha meritato 90 su 100.


«La nostra Malvasia sostenibile - continua Gaddilastri - nel 2017 diventò il vino più importante d’Italia e anche gli anni successivi si è mantenuto sempre oltre i 90 nei

punteggi».


La sostenibilità è fondamentale per la Cantina fondata a Ziano nel 1960.


«Da diversi anni inseguiamo la sostenibilità - relaziona il presidente - con la massima attenzione a territorio, aria, acqua e ambiente. Oltre ai prodotti già certificati, vorremmo arrivare ad aggiungere la certificazione dell’intera azienda:

da anni, con grande lungimiranza, ci stiamo impegnando in questo senso, puntandovi con convinzione».


Cantina Vicobarone negli anni passati aveva già ottenuto la certificazione di sostenibilità per Gutturnio e Malvasia: con il 2019 è stata ottenuta anche per l’Ortrugo Doc, così da completare il trittico Doc dei Colli Piacentini.

Sono diversi i progetti in campo, sempre seguendo questo filone di pensiero e attività: con V.I.V.A. viene garantito il ridotto impatto ambientale dal vigneto alla cantina delle varietà Gutturnio, Malvasia e Ortrugo.


È del 2021 invece la partecipazione a Drive Life, progetto in collaborazione con l’Università Cattolica finanziato dall’Unione Europea che ha come obiettivo la valutazione dell’efficacia di tecniche innovative di gestione del suolo e della chioma nell’ecosistema vigneto, per valutarne la resilienza in relazione agli effetti del cambiamento climatico: la Cantina Vicobarone è stata scelta come “caso studio” per il territorio piacentino, insieme a realtà analoghe in altri e diversi territori italiani.


Questi progetti coinvolgono in maniera attiva anche i viticoltori della Cantina, circa 170, con terreni collocati sul territorio piacentino a partire dalla pianura fino ai 400 metri di altitudine delle nostre colline, rendendo la produzione varia e diversificata: «Il mutamento del microclima da un terreno all’altro - osserva il presidente - da un lato richiede ulteriore attenzione nell’utilizzo delle risorse, dall’altro rappresenta anche una sfida stimolante per enologi e agronomi al lavoro nei vigneti».


La Cantina di Vicobarone vende circa 3,5 milioni di bottiglie l’anno in maniera multicanale: grande distribuzione, ristorazione, estero (soprattutto Cina e nord America) e vendita diretta. C’è poi uno spazio esclusivo e raffinato per le degustazioni in azienda.


I vini della linea Selezioni invecchiano nei circa 300 metri quadrati di Bottaia. Gutturnio Riserva, Gutturnio Classico e Pinot nero vi riposano per diversi mesi. Le barriques sono di un particolare legno di rovere che arricchisce il vino accompagnandolo fino alla maturazione.

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